Friday, March 6, 2009

La pasta crisciuta (pasta cresciuta)


1/2 di farina

1 cubetto di lievito di birra fresco

1 pizzico di sale
olio

Sciogliere in una tazza il lievito con poca acqua tiepida. In un'insalatiera mettere la farina e il sale; aggiungervi il lievito stemperato e ancora acqua tiepida, lavorando con una forchetta in modo che non si formino nodi. La consistenza della pasta deve risultare molto mobida. Coprire il recipiente, preferibilmente dopo avr messo un canovaccio mettervi anche una coperta di lana, e metterlo a lievitare in un luogo caldo.
Dopo circa un'ora e mezza l'impasto è pronto. Riscaldare abbondante olio in una padella piuttosto alta, tipo quelle che portano anche il cestello.
Gettarvi la pasta a cucchiaiate.

Ne verranno fuori delle palle ben dorate all'esterno e completamente vuote all'interno che hanno suggerito a uno scrittore la suggestiva immagine emblematica del carattere napoletano che si nutre di sogni e si accontenta di illusioni : il popolo napoletano, quando mangia le paste crisciute è come se mangiasse aria fritta ...

Annascuso d' 'o patrone
faccio 'e rrote da carrozza.
'O patrone m' ammenaccia
'A patrona me ne caccia
Ca troppo belle 'e faccio
Sti zeppule c' a vurraccia.